Oggi, in audizione alla V Commissione regionale, ho chiarito alcuni aspetti sul Piano Casa, alla luce della sentenza n. 70/2020 della Corte Costituzionale.
Stiamo lavorando ad una circolare per i Comuni con chiarimenti normativi e giuridici, per supportarli in questa fase di “limbo” determinata dalla sentenza della Corte Costituzionale. In ogni caso la Regione Puglia ha già portato il tema all’attenzione delle altre Regioni per scongiurare il blocco del comparto edilizia, oggi più che mai fondamentale per il rilancio del Paese.

Sappiamo benissimo che le responsabilità amministrative restano in capo ai Comuni, ma in questa fase la Regione e i suoi uffici hanno il dovere di fornire un accompagnamento tecnico, soprattutto per i Comuni più piccoli e con carenza di personale. Da un primo monitoraggio effettuato dai nostri uffici non stiamo riscontrando particolari effetti determinati dalla sentenza sulle pratiche edilizie precedenti alla data del 19 aprile scorso. Abbiamo sì, invece, ricevuto molte telefonate dai Comuni sulle richieste di chiarimento. Stiamo comunque costantemente approfondendo il tema anche con l’ausilio dell’Avvocatura regionale, di ANCI e Ance, degli ordini professionali e delle associazioni di categoria, già da me consultati in appositi incontri.

Il Piano Casa ha funzionato in questi anni e ne siamo così convinti al punto che, non a caso, abbiamo previsto in una norma più generale, la Legge sulla Bellezza, una serie di ipotesi per affrontare il tema in maniera strutturata e definitiva coniugandolo a un altro strumento importante come la rigenerazione urbana.