Il 25 aprile ricorda a tutti noi il momento in cui l’Italia si riappropriò della libertà ponendo fine all’occupazione nazista e al regime fascista. Da quel momento è nata, di fatto, la nostra Repubblica che, con tutti i suoi difetti, ci ha garantito 75 anni da donne e uomini liberi.

Oggi più che mai apprezziamo la libertà perché è stata limitata, anche se per un fine comune superiore, ossia sconfiggere un virus letale. Allora, amiche ed amici, facciamo tesoro ed impariamo bene questa lezione: ciò che ci sembra dovuto potrebbe non esserlo più da un giorno all’altro.

Quella della Liberazione è giustamente considerata una festa perché appartiene a tutti, ben al di là del credo politico. A maggior ragione in questi tempi in cui qualcuno prova, ancora, a metterci contro, Nord e Sud: noi dobbiamo essere argine per chi vuole portarci alla deriva, non dimenticandoci mai di quell’Italia che si caratterizzò, ad esempio, per l’infamia delle leggi razziali. Stringiamoci intorno a quel simbolo di libertà che è la nostra bandiera e superiamo tutti insieme questo momento difficile. 🇮🇹

“Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce.”

(G. Ungaretti, Per i morti della Resistenza).